L'opera
Il dopoguerra a Carbonia assunse aspetti drammatici. La dismissione delle miniere di carbone, riattivate durante il periodo fascista e non più necessarie, fece degenerare repentinamente la situazione sociale, con esiti anche tragici. Questo romanzo narra la storia di Gianna Rosas, moglie di un minatore ucciso in piazza durante uno sciopero del “48. Amata da molti per la sua bellezza e in seguito lasciata, la vicenda assume il significato di una metafora della Sardegna, isola spesso sfruttata per fini speculativi e poi abbandonata quando le sue risorse non sono più allettanti.
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