The work
Con questi scritti di Rinaldo Botticini, il tradizionale punto di vista dal quale si è guardata Cagliari viene spostato decisamente, con amore e con rabbia, come direbbe lŽautore. La visione tradizionale era quella aulica, plutarchianamente storica e liricizzante; in quella del Botticini, Cagliari viene assunta in un discorso affatto differente che la rende partecipe di una diversa realtà. Una realtà senza indulgenze, senza pietà, non più aulica, ma sociale ed esistenziale che proprio per questa sua nuova angolazione entra in un discorso che non è più paesano o provinciale ma mondiale. Botticini coglie la Cagliari diversa da quella ufficiale guardandola in quellŽottica di contrapposizione che Antonio Granisci riconobbe come tipica del mondo popolare. Posizione politica, dunque - ma forse che la storia e la cultura non sono politica? - e come tale polemica. Un dato però sŽimpone nel discorso del Botticini: lŽumanità e lŽintensità del «suo» discorso che per la forza dellŽargomentare e lŽevidenza dellŽincidere fanno di lui uno scrittore. E questo tanto più appare nel suo discorrere in versi, in un verseggiare persuasivo più che emotivo, ritmico più che lirico, mantenuto in una costante sobrietà essenziale nella quale la parola più che diffondersi nellŽincerto del sentimento tende a effondersi nella sotterranea e costante sofferenza di una ricerca umana. (presentazione di Francesco Alziator)
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