L'opera
Cinquant´anni fa, tra università, fabbriche e piazze, esplodeva la contestazione giovanile. Fu un imponente fenomeno di ricambio generazionale che ebbe, per la prima nella storia, caratteri di massa talmente ampi da provocare una sorta di rivoluzione: nei modi di pensare, nei costumi, nelle idee politiche, negli atteggiamenti e nei ruoli sociali. Tale rivoluzione ha cambiato il volto del mondo. Negli stessi anni, e più spesso in anticipo sulle datazioni ufficiali, il cinematografo viveva le sue ultime stagioni come principale mezzo di comunicazione e di creatività individuale e collettiva. Ancora saldamente legati ai consumi popolari ma talvolta permeati da altre rivoluzioni, formali e contenutistiche, i film del quindicennio 19651980 diventarono una sorta di specchio del magma contestativo, provocando anche una vera e propria diaspora del pubblico. Questo specchio, filtrato dalle poetiche dei singoli autori, non sempre e non necessariamente allineate alle istanze rivoluzionarie, riesce a trasmetterci, ancora oggi, lo spirito del tempo. Questo volume cerca di analizzare quell´epoca attraverso una sintetica narrazione storicocinematografica e una documentazione basata su schede critiche che testimoniano, appunto, ciò che si pensava e si scriveva sui film e sulla loro appartenenza sociale, ideologica e culturale.
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